mercoledì 24 agosto 2011

Prima del corner, mi faccio un goccetto

Maryhill, piccolo sobborgo nordorientale di Glasgow, Scozia, è famoso soprattutto per due ragioni: perchè in un suo pub, lo Jaconelli, sono state girate alcune scene di "Trainspotting", e per avere dato i natali, nell'inverno 1946, a William McClure Johnston (per tutti Willie). Il 19 dicembre 1946 è un giorno in cui il freddo è secco e forte come un bicchiere di whisky, caratteristica (quella del whisky, non certo il freddo) che rimarrà appiccicata al giovane William.
Talentuosa ala sinistra, brevilineo e reattivo, con le sue finte, i suoi cambi di passo e la sua velocità, Willie fa carriera e approda nel 1964 al Glasgow Rangers, dove rimarrà per 8 stagioni, guadagnandosi un icastico soprannome: "Bud", dovuto alla predilezione per una particolare marca di birra, di cui fa un consumo smodato.
Come molti scozzesi, Willie ha due passioni: il football e gli alcoolici, e per le bevute dimostra un talento non inferiore a quello che possiede per il pallone. Ma il vizio non ne mina la carriera: dopo 211 presenze e 89 gol con i Rangers, si concede tre mesi sabbatici in Australia con l'Hakoah Sidney, e quindi torna in Inghilterra per militare nel West Bromwich Albion. Rimarrà in biancoblù fino al 1979, con 207 presenze, 18 gol, una graduale trasformazione da ala in interno e prestazioni da antologia che nel 2004, in occasione del 125° anniversario del club, gli varranno l'inserimento fra i 16 "All time greatest" dei biancoblù.
Ma a farlo passare alla storia sono alcuni aneddoti quasi leggendari. Inserito nella squadra scozzese che disputerà la Coppa del Mondo di Argentina, Johnston viene 'pizzicato' positivo al controllo antidoping dopo la partita contro il Perù: nelle urine i medici trovano tracce di Reactivan, uno stimolante che all'epoca veniva spesso usato per combattere i casi di sonnolenza. Ma anche l'hangover post-sbronza. Non viene squalificato, ma la Scozia acconsente a ritirarlo dalla Nazionale, dove non sarà mai più convocato.
L'episodio più mitico della sua carriera, però, Johnston lo regala l'anno seguente, poco dopo essere approdato in Canada, per vestire la maglia dei Vancouver Whitecaps, nel campionato NASL. Durante la partita contro i San Josè Earthquakes, il Vancouver ottiene un angolo: Johnston va a batterlo e uno spettatore gli porge una lattina di birra. "Bud" non è certo tipo da rifiutare un goccetto: accetta l'invito, tira una sorsata e poi posiziona il pallone sulla bandierina. A completare il mito, sul cross, i Whitecaps vanno in rete. Il filmato del celebre episodio è on-line su youtube (qui).
Trentadue anni dopo, cioè ai giorni nostri, Willie "Bud" Johnston è un baldo 64enne e risiede a Kirkcaldy, in una casa al primo piano strategicamente collocata giusto sopra il Port Brae Pub. Il locale, gestito dal figlio Dean, è stato recentemente posto sotto sequestro a seguito di un contenzioso legale con una marca di birra (sic). All'interno del pub, Johnston conserva tuttora la propria collezione di memorabilia.


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